1- comunicazione
2- interazione sociale
3- immaginazione
Il linguaggio non solo è compromesso dal punto di vista fonologico, ma molte volte è completamente assente, la comunicazione silente con il resto del mondo è il sintomo che allarma di più, la mancanza di rapporti di sguardi, l’apparente indifferenza con gli altri e dell’ambiente, il disinteresse per le persone.
Circa il 50% dei soggetti con autismo non acquisisce, o molto limitatamente, capacità di espressione mediante canale verbale. I soggetti che sono in grado di utilizzare il linguaggio si esprimono in molte occasioni in modo bizzarro; spesso ripetono parole, suoni o frasi sentite pronunciare, questo fenomeno è detto ecolalia.
Essa può essere immediata (ripetizione di parole o frasi subito dopo l'ascolto), oppure ecolalia differita (ripetizione a distanza di tempo di frasi o parole sentite in precedenza).
Anche se le capacità imitative sono integre, queste persone spesso hanno notevoli difficoltà a impiegare i nuovi apprendimenti in modo costruttivo a situazioni diverse da quelle che li hanno generati in prima istanza
E’ compromesso anche il gioco che diventa monotono e ripetitivo, gli interessi e le attività sono completamente limitate e focalizzate in maniera quasi ossessiva su una quantità di oggetti o parti di essi; anche l’ordine delle cose, quasi ossessivo è maniacale.
L’apprendimento è compromesso, nonostante abbiano una memoria eccezionale per i numeri, quasi prodigiosa, riescono a fare calcoli precisi come se avessero un calcolatore nel cervello, con una velocità inverosimile, ma non sanno per esempio leggere.
Sono bambini con un ’alta soglia del dolore, molte volte autolesivi, con una sensibilità spiccata per i suoni, seguono disturbi del sonno, anomalie alimentari.
Il bambino si isola completamente dal mondo che lo circonda creando un mondo tutto suo, come se mettesse una barriera tra sé e il mondo circostante.
Sono bambini con un ’alta soglia del dolore, molte volte autolesivi, con una sensibilità spiccata per i suoni, seguono disturbi del sonno, anomalie alimentari.
L'incidenza varia da 5 a 50 persone su 10000; colpisce prevalentemente i soggetti di sesso maschile con un tasso dalle due alle quattro volte superiore rispetto alle femmine e si manifesta quasi sempre entro i 3 anni di vita.