sabato 21 marzo 2015

Il gioco della palla

L'insegnante gioca a palla con il bambino, in un rapporto uno a uno.
Solo loro due  in un ambiente tranquillo  e riparato, in quanto lo scopo del gioco è quello apprendere l'interazione.
L'insegnate, prima di lanciare la palla, la terrà alcuni minuti all'altezza dei suoi occhi, con l'obiettivo di condurre lo sguardo del bambino  verso lo sguardo dell'adulto.
Farà questo ripetutamente, per "catturare" lo sguardo e l'attenzione del soggetto autistico.
Il bambino deve "imparare" a prendere la palla e soprattutto deve imparare che cosa ci si aspetta da lui: che rilanci la palla nella direzione dell'altro, rispettando i turni.
Solo quando il bambino avrò imparato  a lanciare la palla e a riprenderla, avrà senso invitarlo a giocare a palla con un compagno; successivamente con un piccolo gruppo di coetanei.



Libro:"Autismo" di Anna Maria Arpinati, Daniela Mariani Cerati, Elena Clò, Daniele Tasso.  Angsa( associazione nazionale genitori soggetti autistici Emilia-Romagna.

mercoledì 4 marzo 2015

Il gioco delle bolle

Le bolle di sapone consentono di attivare con il bambino autistico  una serie di giochi individuali, in coppia o in gruppo.
Il "fascino" delle bolle  consente  di lavorare sullo sguardo, sull'attivazione emotiva, sull'attenzione congiunta.
Il gioco delle bolle è un'attività  che viene, spesso, svolta a scuola, nelle scuole d'infanzia.
Con la presenza dei compagni  si potrà lavorare  sull'alternazione dei turni: "Ora tocca ad Aldo far scoppiare le bolle poi tocca Maria".  




Libro:"Autismo" di Anna Maria Arpinati, Daniela Mariani Cerati, Elena Clò, Daniele Tasso.  Angsa( associazione nazionale genitori soggetti autistici Emilia-Romagna.