L'insegnante gioca a palla con il bambino, in un rapporto uno a uno.
Solo loro due in un ambiente tranquillo e riparato, in quanto lo scopo del gioco è quello apprendere l'interazione.
L'insegnate, prima di lanciare la palla, la terrà alcuni minuti all'altezza dei suoi occhi, con l'obiettivo di condurre lo sguardo del bambino verso lo sguardo dell'adulto.
Farà questo ripetutamente, per "catturare" lo sguardo e l'attenzione del soggetto autistico.
Il bambino deve "imparare" a prendere la palla e soprattutto deve imparare che cosa ci si aspetta da lui: che rilanci la palla nella direzione dell'altro, rispettando i turni.
Solo quando il bambino avrò imparato a lanciare la palla e a riprenderla, avrà senso invitarlo a giocare a palla con un compagno; successivamente con un piccolo gruppo di coetanei.
Libro:"Autismo" di Anna Maria Arpinati, Daniela Mariani Cerati, Elena Clò, Daniele Tasso. Angsa( associazione nazionale genitori soggetti autistici Emilia-Romagna.
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