Spesso, quando si ha un fratello o una sorella con autismo ci si sente messi da parte proprio perché i genitori si concentrano sul figlio autistico. Quando si ha un figlio con autismo, l'intera famiglia viene travolta da un'ondata di cambiamenti soprattutto per quanto riguarda la routine giornaliera Per questo è importante far capire ai fratelli o alla sorelle che il loro fratello è uguale a tutti gli altri bambini solo che ha una caratteristica in più: è autistico.
Avere un buon rapporto con i propri fratelli è fondamentale e per questo ci sono vari suggerimenti su come si può aiutare fratello/sorella con lo spettro dell'autismo.
Più tempo si riesce a passare assieme al fratello maggiori saranno le possibilità di scoprire quanto è importante e quanto lui può insegnare a guardare il mondo con occhi speciali.
Giocare con il proprio fratello o sorella occorre avere un sacco di pazienza e a volte, non è per niente facile; bisogna osservare cosa gli piace di più fare quando gioca da sola, per esempio se gli piace giocare con le macchine il fratello gli può insegnare nuovi percorsi da fare.
Puzzle, videogames, macchinine e trottole saranno dei bei giochi da fare assieme…
L'autismo di una persona cara può insegnare ad amare, a dare un senso diverso ad ogni piccola cosa, può far capire che non c'è nulla di veramente scontato nel senso che non è pessimismo affermare che il primo mestiere da imparare quando si è al mondo è: vivere!
IL MONDO IMPERFETTO: L'AUTISMO
martedì 22 settembre 2015
giovedì 30 luglio 2015
Usare le mani..
La manipolazione è un'attività molto in uso nelle scuole che viene svolta dai soggetti con autismo.
Per esempio, l'utilizzo della Pongo e della pasta di sale è fondamentale per quanto riguarda la percezione in quanto, essendo molto gradevole e sensibilmente, potrebbe aiutare alcuni bambini/ragazzi autistici a familiarizzare con le sensazioni offerte da materiali diversi.
Allo stesso tempo, la manipolazione può favorire la concentrazione nei bambini dal temperamento iperattivo, favorendo così una sensazione di relax che non riescono a trovare naturalmente, con le loro capacità.
Con l'utilizzo di stampini i bambini possono creare tantissime forme come per esempio animali o mezzi di trasporto, grazie a questo gioco il bambino impara e attraverso l'aiuto di un'insegnate il bambino può imparare anche il nome degli animali.
Non sempre, i bambini autistici, si avvicinano spontaneamente all'utilizzo del Pongo o di altri materiali proprio perché riconoscono in essa un'altra consistenza o addirittura un'altra temperatura rispetto agli altri giochi. Quindi bisogna far capire al bambino l'utilizzo del materiale e per questo dovrà essere l'insegnate a manipolare per prima poi il bambino, fidandosi, continua da solo, senza la necessità di ulteriori stimoli o indicazioni.
Per esempio, l'utilizzo della Pongo e della pasta di sale è fondamentale per quanto riguarda la percezione in quanto, essendo molto gradevole e sensibilmente, potrebbe aiutare alcuni bambini/ragazzi autistici a familiarizzare con le sensazioni offerte da materiali diversi.
Allo stesso tempo, la manipolazione può favorire la concentrazione nei bambini dal temperamento iperattivo, favorendo così una sensazione di relax che non riescono a trovare naturalmente, con le loro capacità.
Con l'utilizzo di stampini i bambini possono creare tantissime forme come per esempio animali o mezzi di trasporto, grazie a questo gioco il bambino impara e attraverso l'aiuto di un'insegnate il bambino può imparare anche il nome degli animali.
Non sempre, i bambini autistici, si avvicinano spontaneamente all'utilizzo del Pongo o di altri materiali proprio perché riconoscono in essa un'altra consistenza o addirittura un'altra temperatura rispetto agli altri giochi. Quindi bisogna far capire al bambino l'utilizzo del materiale e per questo dovrà essere l'insegnate a manipolare per prima poi il bambino, fidandosi, continua da solo, senza la necessità di ulteriori stimoli o indicazioni.
martedì 9 giugno 2015
Organizzare le attività
L’ integrazione scolastica
dell’allievo con autismo non si gioca solo sulla didattica o sul metodo,
ma anche sull’organizzazione.
il soggetto deve venire a conoscenza delle varie tipologie di attività da seguire.
Sapere come si sviluppa la giornata
scolastica è una condizione essenziale
per ridurre l’ ansia :avere la consapevolezza che a un certo compito non gradito ne segua
uno piacevole è sicuramente
importante per la motivazione personale.
La modalità di comunicazione
deve essere quella visiva per esempio con immagini o scritte in quanto
incrocia positivamente uno dei punti di
forza per il bambino con autismo.
Gli schemi visivi da
utilizzare variano in base al
livello di sviluppo del bambino; le
attività da svolgere possono essere
presentate con diverse modalità
comunicative: si può andare da
comunicazione attraverso oggetti per
bambini non verbali con gravi difficoltà, a forme più simboliche o astratte attraverso l’ uso di immagini,
fotografie disegni oppure parole.
Con il passare del tempo, le caratteristiche dello schema
possono cambiare in quanto il bambino si abitua all’ uso e sviluppa maggior capacità di gestione addirittura fino a farne a meno.
L’ individualizzazione
è fondamentale per creare uno strumento facilitante comprensibile per
ogni allievo.
martedì 2 giugno 2015
Autismi e trattamenti
Esistono diversi modelli e strategie di intervento per
l’autismo di documentata efficacia,tuttavia non c’è un modello che valga più di
un altro. Dato che i bambini con autismo possono essere molto diversi gli uni
dagli altri, per quanto riguarda le risorse ed esigenze educative, determinate
strategie e interventi risulterebbero più efficaci a seconda del profilo di
funzionamento e apprendimento del bambino.
Detto ciò, uno studio sistematico condotto dall’Accademia
delle Scienze degli Stati Uniti ha rilevato che esistono una serie di
fattori,comuni a tutti i modelli, che sembrano far funzionare un intervento: L’INTENSIVITA’: in genere si parla di circa 15/ 20 ore settimanali,
l’ utilizzo di STRUMENTI DI VALUTAZIONE per indicare i punti di forza e debolezza del
soggetto;
COINVOLGIMENTO della famiglia;
PREDISPOSIZIONE di periodiche valutazioni e aggiustamenti del piano educativo.
Come abbiamo già detto in precedenza, cercare un trattamento per l’autismo che funzioni per tutti allo stesso modo è come cercare un trattamento per la febbre valido per tutti.
Per esempio due bambini possono avere entrambi la febbre a 38 presentando gli stessi sintomi, in un caso, la febbre è la conseguenza di una malattia virale nell’ altro di un’infezione batterica. Quindi, detto ciò, due bambini che hanno la stessa malattia virale possono presentare differenze nell’espressione o nella gravità dei sintomi.
Anche se i sintomi di un bambino con la febbre a 40 sono molto diversi da quelli di un altro che ha la febbre a 37 non si tratta di due malattie diverse, ma di due espressioni differenti dello stesso fenomeno.
Libro:Anna Maria Arpinati, Daniela Mariani Cerati, Elena Clò, Daniele Tasso,"Autismo" Angsa( associazione nazionale genitori soggetti autistici Emilia-Romagna)
martedì 19 maggio 2015
La comunicazione nel soggetto con autismo
Per quanto riguarda la comunicazione, nei soggetti con
autismo, si possono presentare o un ritardo o una totale mancanza dello sviluppo del linguaggio
parlato. La persona con autismo mostra molte difficoltà nel comprendere il
linguaggio “simbolico” e spesso ha problemi nel cogliere metafore, modi di
dire, ecc…
La persona con
Autismo ha una modalità di comprensione ”letterale” delle parole, che spesso le
crea difficoltà a comprendere ciò che viene realmente espresso da un discorso,
o ad attribuire alla medesima parola dei significati differenti a seconda del
contesto.
In generale vi è un’alterazione dell’uso pragmatico del
linguaggio, evidenziata dall’incapacità di integrare le parole con la
gestualità o di capire l’umorismo o gli aspetti non letterali del discorso come
l’ironia o i significati impliciti.
L’immaginazione è spesso assente o notevolmente compromesso.
Nei soggetti che parlano,però, ci può essere anche un uso
stereotipato o ripetitivo del linguaggio e uso di linguaggio
eccentrico. Ci può essere anche, una mancanza di giochi di simulazione vari e
spontanei, o di giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo.
Nei soggetti che
sviluppano il linguaggio, si possono presentare comunque anomalie nell’intonazione,
nella velocità, nel ritmo, o nella sottolineatura dei vari messaggi
espressi (per es., il tono di voce può essere monotono o inappropriato per il contesto.
Anche per quanto riguarda la comprensione del linguaggio è
spesso ritardata, e l’individuo può essere in difficoltà nel capire semplici
domande o indicazioni infatti se ai
soggetti con autismo gli viene posta una domanda in cui la risposta deve essere
formata da una frase, spesso, non riescono a rispondere. Infatti per aspettarsi
una risposta gli deve essere formulata
una frase in cui la risposta sia o un “si” o un “no”.
mercoledì 13 maggio 2015
Facilitazioni attraverso l'immagini
Aiuti per vestirsi
Agenda per vestirsi
In questo caso le crocette rosse aiutano il bambino a individuare quale capo ha già indossato, l’ ordine in cui devono essere indossati i vestiti ma soprattutto a motivarlo: è bello, alla fine, attaccare l’ultima!
Agenda per fare il bagno o la doccia, con o senza shampoo
Con alcuni bambini, lavare i capelli diventa un problema
enorme.
E meglio avvisarli prima se il bagno o la doccia includerà
anche lo shampoo e lo stesso accorgimento può
essere utilizzato anche per
prepararli ad altre operazioni per la cura personale come tagliare le unghie
oppure i capelli. Se il bambino è abituato a leggere un ‘agenda delle attività, questa forma
di preparazione può essere molto
efficace.Libro:Anna Maria Arpinati, Daniela Mariani Cerati, Elena Clò, Daniele Tasso, "L''autismo",
Angsa( associazione nazionale genitori soggetti autistici Emilia-Romag
martedì 28 aprile 2015
"Gli autismi"
Si può parlare di autismo a livello genetico, a livello
neurobiologico, a livello psicologico e a livello comportamentale. Tuttavia
essi non coincidono. Come possiamo vedere
in questo video, Franco Antonello,
padre di Andrea, ragazzo effetto da autismo, dice che non si possono
dare consigli o strategie da mettere in atto con ragazzi o bambini che
presentano autismo proprio perché ognuno è diverso dall’ altro. In questo video
il padre Franco racconta della sua vita con suo figlio e dei libri che hanno
scritto. Andrea, come la maggior parte dei ragazzi con autismo non riesce a
comunicare verbalmente ma scrive tramite il computer attraverso la scrittura facilitata.
Grazie a questo metodo, il soggetto con autismo, con un
piccolo aiuto da un adulto può scrivere i suoi pensieri.
https://www.youtube.com/watch?v=SWisG3Yy7SY
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